Capacità esportativa, Regione Puglia, formazione e commercio internazionale
L’Instant report “Raccolta di approfondimenti tematici di ARTI come contributo alla definizione di strategie e politiche per l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo regionale” di ARTI-Knowledge HUB della Regione Puglia dedica particolare attenzione alla capacità esportativa dell’economia regionale.
Un aspetto, però, che ci piacerebbe aggiungere all’analisi già realizzata è il ruolo chiave che la formazione nell’ambito del commercio internazionale e della sostenibilità potrebbe giocare per il successo delle PMI (small medium enterprises): formazione = opportunità.
In particolare, ricordiamo: accordi di libero scambio; sospensioni tariffarie; regimi speciali; compliance doganale nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’uomo e dell’ambiente.
Perché non puntare su questi temi come strumenti per penetrare nei mercati esteri? Per importare senza dazio? Per costruire senza distruggere?
Solo a titolo d’esempio, segnaliamo che attualmente l’Unione europea ha accordi di libero scambio con i seguenti paesi: Albania, Algeria, Andorra, Bosnia Erzegovina, CARIFORUM America centrale (Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama) Ceuta e Melilla, Cile, Cisgiordania e Striscia di Gaza (Territorio Palestinese occupato), Comunità Andina (Perù, Colombia, Ecuador), Costa D’Avorio, Corea del Sud, Canada, Figi, Nuova Guinea, isole Samoa, Egitto, Camerun, Macedonia del Nord, Giordania, Islanda, Isole Faroe Israele, Libano, Liechtenstein, Marocco, Messico, Montenegro, Norvegia, Africa Caraibi e Pacifico (ACP), Saint Pierre et Miquelon, Nuova Caledonia, Nuova Polinesia, Kosovo, Serbia, Moldavia, Georgia, Ucraina, Sud Africa, Svizzera, Tunisia, Turchia, Madagascar, Mauritius, Seychelles, Siria, Zimbabwe, Giappone, Singapore.
Invece, India, Indonesia, Filippine e Australia stanno lavorando per un accordo con l’UE.