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Origine preferenziale e accordi di libero scambio
Esportare ed essere più competitivi e importare pagando meno dazi è possibile attraverso una adeguata conoscenza degli accordi di libero scambio che sono i testi giuridici in virtù dei quali nasce l’origine preferenziale. In estrema sintesi, il mio prodotto realizzato in Italia e venduto in Canada possiede l’origine preferenziale europea verso questo paese terzo se è stato realizzato seguendo le regole d’origine previste per tali tale bene e se risponde ad altre norme dell’accordo. Se ottiene lo status di “bene originario” una volta importato in Canada non pagherà il dazio o ne pagherà uno ridotto. E’ possibile parlare (potenzialmente) di origine preferenziale negli scambi tra UE e i seguenti paesi:…
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AEO e tutela del made in
L’osservanza della legislazione doganale richiesta per l’ottenimento e il mantenimento dell’AEO si misura anche rispetto delle norme relative all’origine non preferenziale o commercia oppure “made in”. Infatti, il questionario di autovalutazione (QAV) per l’AEO riporta il seguente quesito (domanda 2.1) per cui: “ a) Sono state individuate violazioni delle norme doganali nella sua azienda o da parte delle autorità doganali negli ultimi tre anni? Nel caso di una nuova impresa, indicare N/A, non applicabile. Se sì, descrivere brevemente le violazioni. b) In che modo sono state segnalate le violazioni alle autorità governative competenti e quali misure di garanzia della qualità sono state introdotte per evitare il ripetersi di tali…
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L’AEO, PMI e aspetti operativi
Le PMI rappresentano il segmento principale del tessuto economico dell’Unione europea per la loro struttura ricevono un’attenzione specifica per l’ottenimento dell’AEO. In particolare, nella normativa sugli AEO è stata introdotta la necessaria flessibilità al fine di ridurre al minimo costi e oneri. Infatti, anche se i criteri AEO si applicano a tutte le imprese a prescindere dalle dimensioni, l’articolo 29, paragrafo 4, del regolamento 2015/2447, stabilisce l’obbligo giuridico secondo cui “…le autorità doganali tengono in debita considerazione le caratteristiche specifiche degli operatori economici, in particolare delle piccole e medie imprese, nel valutare il soddisfacimento dei criteri AEO...”. In sede di audit, per le PMI: il livello di controllo interno e…
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L’AEO e le PMI
L’autorizzazione dell’operatore economico autorizzato (AEO) può essere acquisita ogni operatore economico a prescindere dalla propria dimensione. Pertanto anche le PMI (piccole e medie imprese) possono diventare AEO. In particolare, l’articolo 2 della raccomandazione UE n. 361 del 6 maggio 2003 distingue diverse casistiche all’interno della categoria generale delle PMI: Le imprese medie sono quelle che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di EUR oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di EUR; la piccola impresa un’impresa è quella che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori…
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L’AEO e l’affidabilità dell’operatore economico autorizzato
Il commercio internazionale e normativa doganale rappresentano delle opportunità per promuovere il proprio business e la propria creatività imprenditoriale. Il primo step, per chi vuole cogliere queste opportunità, è dimostrare la propria affidabilità nel commercio internazionale e nei rapporti con le autorità doganali (Agenzia delle accise, dogane e monopoli). Tale obiettivo viene raggiunto attraverso il conseguimento dello status di operatore economico autorizzato (authorized economic operator) conferito attraverso un’autorizzazione ad un operatore economico. Tale status, come detto, presuppone l’affidabilità che determina il godimento di una serie di vantaggi finanziari, amministrativi e reputazionali. Si applica a tutte le imprese incluse le PMI e non è obbligatorio. Vi sono diversi tipi di AEO:…
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Idrogeno, e-fuels tra luci ed ombre: la sfida del PNRR per un’economia circolare e una transizione ecologica passa anche da qu
Il futuro della mobilità e quello della generazione elettrica, elementi fondamentali del nostro modello di vista e sviluppo economico, devono adattarsi sempre di più all’esigenza di tutela ambientale e sviluppo sostenibile. Il quadro normativo principale è delimitato dai principi dell’accordo di Parigi (https://unfccc.int/process-and-meetings/the-paris-agreement/the-paris-agreement ), è rafforzato dal PNRR (piano nazionale di resistenza e resilienza) e deve essere in linea con una serie di normative anche di natura fiscale; in particolare, il PNRR segnala che la “Rivoluzione Verde” e la “Transizione ecologica” consistono di quattro componenti : “…C1. Economia circolare e agricoltura sostenibile; C2. Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile; C3. Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; C4 Tutela del…
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Apertura officina elettrica, PNRR e adempimenti
Il PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza #nextgenerationitalia) ha riproposto l’accento sulla generazione elettrica da fonti rinnovabili oltre ad una serie di combustibili di nuova generazione e a basso impatto ambientale. Come segnalato in nostri altri interventi, la produzione di energia elettrica richiede la titolarità di un impianto di generazione che, a sua volta, implica una serie di adempimenti. Analizziamo l’obbligo di apertura di Officina elettrica che viene definita dal TUA (Testo unico accise contenuto nel decreto legislativo 504 del 1995) come “…L’officina elettrica è costituita dal complesso degli apparati di produzione, accumulazione, trasformazione e distribuzione dell’energia elettrica esercitati da una medesima ditta, anche quando gli apparati di accumulazione,…
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Come si articola il controllo in materia di accise e tributi doganali
Come si articola il controllo in materia di accise e tributi doganali Il Manuale delle Revisioni dell’Agenzia delle Dogane offre, tra gli altri elementi, delle interessanti definizioni di processo verbale di constatazione, verbale giornaliero di verifica e verifica fiscale. In primo luogo, il processo verbale di constatazione è l’atto conclusivo della verifica e deve contenere le conclusioni e gli elementi di fatto e di diritto cui sono pervenuti i verificatori alla fine delle attività di controllo; deve essere compilato anche qualora la verifica abbia avuto esito negativo. In tale contesto, “…Il contribuente ha il diritto di avere una copia del verbale, su cui dovranno essere annotate le dichiarazioni o la…
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Autoconsumo da fonti rinnovabili e articolo 42 bis Decreto legge 162 del 2019
L’articolo 42 bis del decreto legge 162 del 2019 consente l’attivazione dell’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili o la costituzione di comunita’ energetiche rinnovabili (CER) . In particolare, i consumatori di energia elettrica possono: a) associarsi per divenire autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente ai sensi dell’articolo 21, paragrafo 4, della direttiva (UE) 2018/2001; b) realizzare comunita’ energetiche rinnovabili ai sensi dell’articolo 22 della medesima direttiva, alle condizioni di cui ai commi 3 e 4 e nei limiti temporali di cui al comma 4, lettera a), del presente articolo. I clienti/consumatori finali si associano nel rispetto delle seguenti condizioni: “ a) nel caso di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono…
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Facciamo il punto sui SEU sistemi efficienti di utenza
L’Agenzia delle Dogane con la circolare 12/D del 25 luglio 2014 protocollo n.78308 RU analizza il SEU (Sistemi efficienti di utenza ) con riferimento alle sue configurazioni e peculiarità. Per SEU, secondo l’articolo 2, comma 1, lettera t), del decreto legislativo 30 maggio 2008, n.115 si intende: “…sistema in cui un impianto di produzione di energia elettrica, con potenza non superiore a 10 Mwe e complessivamente installata sullo stesso sito, alimentato da fonti rinnovabili o in assetto cogenerativo ad alto rendimento, anche nella titolarità di un soggetto diverso dal cliente finale, è direttamente connesso, per il tramite di un collegamento privato, all’impianto per il consumo di un solo cliente finale…