• free trade agreement

    Ancora Mercosur, ancora speranze e dubbi

    La ratifica dell’accordo di libero scambio del Mercosur è ancora uno dei più importanti punti aperti della politica commerciale europea. Infatti, Josep Borrell a Buenos Aires il 25.10.2022 ha dichiarato che: “… Tenemos la asignatura pendiente del [Acuerdo con el] Mercosur, que yo sigo considerando un Acuerdo con importancia estratégica y por la que hay que trabajar identificando los problemas que todavía subsisten e buscándoles solución en un diálogo como el que hemos iniziato esta tarde, entendiendo los pros e los contras de cada una de las partis. Espero que, de aquí a fin de año, podamos poner sobre la mesa unos plantamientos que respondan a un esfuerzo conjunto de…

  • free trade agreement

    La Serbia un altro passo verso l’Ue

    La Repubblica Serba e l’Unione Europea sono legate da un FTA e, in generale, dalle clausole del Protocollo PanEuroMediterraneo di origine e dal 6.12.2021 anche con riferimento alle norme transitorie di origine. Le date essenziali di questo processo sono elencate di seguito: Giugno 2003: il vertice UE-Balcani occidentali di Salonicco conferma la prospettiva dell’UE per i Balcani occidentali. Aprile 2008: viene firmato ed entra in vigore provvisoriamente l’accordo di stabilizzazione e associazione UE-Serbia. Marzo 2012: il Consiglio europeo concede alla Serbia lo status di candidato per l’adesione all’UE. Settembre 2013: Entra in vigore l’Accordo di Stabilizzazione e Associazione; inizia l’esame analitico dell’acquis (“screening”). In questo contesto, è interessante ricordare che…

  • free trade agreement

    La dogana francese dà qualche suggerimento sulle conoscenze dell’importatore

    In primo luogo, è utile ricordare che la “conoscenza dell’importatore” consente all’importatore di rivendicare un trattamento tariffario preferenziale basato sulla propria conoscenza del carattere originario dei prodotti importati sotto forma di documenti giustificativi o registrazioni forniti dall’esportatore o dal fabbricante del prodotto, che sono in possesso dell’importatore. Queste informazioni forniscono prove valide che il prodotto si qualifica come originario. Ai sensi del TCA e dell’ALS-EPA tra l’UE e il Giappone, è possibile presentare un reclamo se l’importatore dispone di una delle seguenti prove di origine: una dichiarazione sull’origine del prodotto compilata dall’esportatore (i testi della dichiarazione, previsti dal citato ALS, sono diversi); la conoscenza dell’importatore che il prodotto è originario.…

  • circular economy,  valore in dogana

    Valore in dogana e circular economy

    Il criterio di maggiore rilevanza nella determinazione del valore in dogana è quello del prezzo di transazione e cioè il prezzo pagato o da pagare. Con l’affermazione della circular economy molti beni verranno importati o esportanti senza determinare un passaggio di proprietà o la determinazione di un valore in dogana legato ad un prezzo di transazione. In questo contesto, secondo la WCO (world customs organization), il valore dovrebbe essere determinato  applicando uno dei cinque criteri alternativi prestando un occhio di riguardo al metodo fall-back. Gli altri metodi alternativi rispetto a quello del valore di transazione sono: metodo del valore di merci identiche; metodo del valore di merci similari; metodo deduttivo;…

  • circular economy,  compliance e AEO

    Multilateral Environmental Agreements, dichiarazione di libera importazione ed esportazione, tutela ambiente

    L’autorità doganale gioca un ruolo strategico nell’applicazione degli accordi multilaterali ambientali (Multilateral Environmental Agreements– MEAs). I MEA sono accordi di diritto internazionale volti a proteggere l’ambiente (lotta all’esportazione, importazione e transito di rifiuti pericolosi, sostanze che aggrediscono l’ozono, o che contengono il mercurio), specie animali e vegetali considerate in pericolo oppure la qualità del lavoro relativo ad alcuni bene (conflict minerals, conflict oils e in futuro anche il lavoro nero). Si tratta, in altre parole, di tutte quelle norme citate all’interno della dichiarazione di libera importazione ed esportazione e prese in considerazione, insieme al dual use, per l’ottenimento dell’AEO e la compilazione del QAV (questionario di autovalutazione). E’ importante notale…

  • circular economy,  free trade agreement

    Accordo UE e MERCOSUR: ancora dubbi e perplessità

    Il 30 ottobre 2022 e cioè la data del ballottaggio delle elezioni in Brasile (Luiz Inácio Lula da Silva meglio conosciuto come “Lula” contro Jair Messias Bolsonaro) potrebbe rappresentare un passaggio storico importante per il travagliato processo di ratifica nei paesi del MERCOSUR e in quelli dell’UE dell’accordo di libero scambio tra queste due unioni doganali MERCOSUR (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) e UE (Italia, Croazia, Slovenia, Malta, Cipro, Grecia, Bulgaria, Romania, Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Francia, Irlanda). E’ un accordo che genera molte preoccupazioni nel settore dell’agrifood europeo e tra coloro i quali guardano con…

  • circular economy,  valore in dogana

    Valore in dogana, transfer pricing e Hamamatsu

    La Suprema Corte tedesca (BFH), sulla base della sentenza C-529/16 emessa dalla Corte di Giustizia Europea il 20 dicembre 2017 (causa Hamamatsu), ha affermato che non è possibile effettuare un adeguamento retroattivo del prezzo di trasferimento (transfer price) se , al momento dell’accettazione della dichiarazione doganale: – non è noto se il prezzo di trasferimento debba essere adeguato; – la regolazione sarà al rialzo o al ribasso. In questi casi l’unico strumento da adoperare è quello della dichiarazione incompleta. Questa sentenza è vincolante solo in Germania e pertanto, è interessante conoscere la posizione degli altri Stati membri. Inoltre, la pronuncia in esame nasce dal caso Hamamatsu per cui i giudici…

  • circular economy,  free trade agreement

    I nuovi accordi di libero scambio dell’UE: opportunità per il made in Italy e per la sostenibilità ambientale

    L’UE è continuamente impegnata ad aumentare gli accordi di libero scambio con paesi terzi. Gli obiettivi della politica commerciale europea sono: a) favorire il business delle industrie europee e quindi anche di quelle italiane e pugliesi b) promuovere la tutela dei diritti fondamentali del lavoro e la tutela dell’ambiente, dei cambiamenti climatici e della giustizia sociale. Infatti, nelle “Disposizioni di sostenibilità negli accordi di libero scambio dell’UE” – Revisione del piano d’azione della Commissione europea emesso dal Parlamento dell’UE si afferma che “ “…Since the free trade agreement (FTA) signed with South Korea in 2009, EU trade deals each include dedicated trade and sustainable development (TSD) chapters encompassing issues such…

  • accise e imposte di consumo,  circular economy,  energie rinnovabili

    Iva, accise e prodotti energetici

    L’Agenzia delle Entrate, con la propria risposta del 12 ottobre 2022, n. 506 ha ribadito che il versamento di iva (imposta sul valore aggiunto) e delle accise su prodotti energetici e assimilati (ad esempio: biocarburanti, efuels, idrogeno) è un onere del titolare del deposito fiscale in cui tali beni vengono stoccati prima dell’immissione in consumo. Tale obbligo discende da norme imperative  e dalla costante giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’UE.

  • accise e imposte di consumo,  circular economy,  energie rinnovabili

    Accise e licenze d’esercizio plurime per stazione di servizio

    Il Consiglio di Stato con la propria sentenza n.08132 del 21 settembre 2022 ha affermato che sulla base della normativa vigente è possibile che nella medesima stazione di servizio vi siano diversi gestori che erogano prodotti diversi. Questa configurazione presuppone: a) una autorizzazione amministrativa rilasciata dal Comune; b) una serie di licenze fiscali rilasciate in relazione all’entità di prodotti energetici e assimilati (ad esempio: biocarburanti, efuels, idrogeno) erogati. La norma sulla cui interpretazione si è sviluppato tale contenzioso è il comma 4 dell’articolo 25 del TUA (Testo unico accise contenuto nel decreto legislativo 504 del 1995).