Bess, officina elettrica e licenza esercizio. Alcune considerazioni sui sistemi d’accumulo
La circolare n. 17/D del 31 maggio 2024 dell’Agenzia delle dogane e monopoli stabilisce che: “gli impianti BESS connessi alla rete di trasmissione nazionale costituiscono officina elettrica ai sensi dell’art.54, comma 1 del TUA e, pertanto, ai sensi dell’art.1 del predetto D.L.7/2002 è fatto salvo il pagamento del diritto annuale di licenza di cui all’art.63, commi 3 e 4, del TUA”.
Gli impianti BESS (battery Energy Storage System) sono sistemi elettrochimici di accumulo che consentono di “di bilanciare il dispacciamento dell’energia prodotta dagli impianti non programmabili e, quindi, di ottimizzare la produzione ed il consumo di energia da fonte rinnovabile nonché, dall’altro, di regolare rapidamente la frequenza della rete elettrica di trasmissione, migliorandone la stabilità. In generale, il sistema di accumulo è, secondo il GSE, “un insieme di dispositivi, apparecchiature e logiche di gestione e controllo, funzionale ad assorbire e rilasciare energia elettrica, previsto per funzionare in maniera continuativa in parallelo con la rete con obbligo di connessione di terzi o in grado di comportare un’alterazione dei profili di scambio con la rete elettrica (immissione e/o prelievo)”. I sistemi d’accumulo giocano un ruolo importante nell’ottimizzazione dei flussi energetici delle comunità energetiche rinnovabili (CER).
Gli impianti BESS connessi alla rete di trasmissione nazionale sono officine elettriche e pertanto devono:
- essere associati al possesso di una licenza d’esercizio;
- l’esercente deve fornire i certificati di prova della taratura, con validità triennale e rilasciati da laboratori autorizzati, dei componenti di tali sistemi di misura e per il relativo abbinamento. La circolare in commento prevede che: “ In particolare, l’acquisizione dei predetti certificati di prova può essere effettuata in un momento successivo al rilascio della licenza, comunque nei tempi tecnici strettamente necessari per la loro produzione”.
- è ordinariamente prevista apposita morsettiera di prova in conformità alle prescrizioni della norma CEI 13-71;
- devono essere sottoposti al controllo degli atti documentali tra i quali risulti specifica dichiarazione relativa al rispetto dei requisiti di sicurezza fiscale.
Sono possibili ulteriori misure di controllo qualora l’ufficio doganale competente, sulla base dello schema unifilare d’impianto, ove ritenuto necessario per la tutela dell’imposta e qualora non eccessivamente oneroso dal punto di vista impiantistico, intenda prescrivere, ai sensi dell’art.55, comma 6 del TUA, l’installazione di sistemi di misura fiscali per l’accertamento dei predetti consumi interni all’officina nonché di eventuali consumi sottoposti a trattamenti fiscali differenti che dovessero essere riscontrati presso l’officina.
Per i BESS costituiti esclusivamente da “da apparati di accumulazione, trasformazione e distribuzione, vale a dire, qualora costituisca un impianto cosiddetto “stand –alone” i sistemi ausiliari di impianto prelevano l’energia elettrica necessaria alla loro alimentazione direttamente dagli accumulatori e, per quanto di competenza, la potenza disponibile è quella complessiva degli accumulatori installati presso l’officina.
Pertanto, l’energia erogata dalle officine BESS è destinata alla successiva rivendita per scopo commerciale e la potenza delle medesime officine è ordinariamente utilizzata dall’esercente per prendere parte alle aste del cosiddetto Capacity Market; da ciò discende che il diritto di licenza è dovuto ordinariamente nella misura di 77,47 euro, ai sensi dell’art.63, comma 3, lettera b) del TUA (testo unico accise).
Invece, per BESS che operano in combinato con un impianto di produzione, gli ausiliari di centrale sono, di norma, condivisi e l’energia per la caricazione degli accumulatori può essere prelevata sia dalla rete di trasmissione (quindi, con flusso in ingresso nell’officina) sia dagli apparati di produzione (quindi, con flusso interno all’officina).
In questa configurazione, la licenza di esercizio comprende entrambe le fattispecie tecniche, quindi sia “officina di produzione”, sia “officina di accumulo”, e la potenza disponibile, per i fini fiscali, è data dalla somma di quella degli apparati di produzione e di quella degli apparati di accumulazione installati presso l’impianto.
Questa circolare ha particolare interesse poiché:
- fornisce chiarimenti sui BESS e contribuisce, in questo modo, ad un migliore e più consapevole uso dei sistemi d’accumulo;
- dimostra il carattere “aperto” della definizione fiscale dell’officina elettrica che costituisce il perno del sistema di tassazione della produzione di energia elettrica.