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Compliance ex d.lgs 231 e accise: novità e considerazioni
La disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, attraverso l’articolo 4 Decreto legislativo 26 settembre 2024, n. 14, si estende al settore delle accise. Ciò rappresenta un interessante cambiamento che genera un cambio di mentalità in capo agli operatori economici che intendono andare esenti in caso di per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio da soggetti che all’interno della sua organizzazione rivestono dei ruoli apicali. In linea generale, il criterio dell’interesse esprime una valutazione teleologica del reato, apprezzabile ‘ex ante’, cioè al momento della commissione del fatto e secondo un metro di giudizio marcatamente soggettivo, mentre quello del vantaggio ha una connotazione essenzialmente oggettiva, come tale…
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Nuovo quadro europeo delle accise tra sostenibilità e uniformità della tassazione: considerazioni su auto elettriche, carburanti sintetici.
La proposta COM(2021) 563 final 2021/0213 (CNS) di direttiva del Consiglio UE che ristruttura il quadro dell’Unione per la tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità presenta degli aspetti molto interessanti per una nuova e più efficiente politica di tassazione ambientale attraverso le accise. Gli obiettivi sono: efficienza, sostenibilità, tutela ambiente, tutela salute umana, uniformità tassazione delle accise. In una prospettiva di coerenza con la legislazione europea in materia ambientale e del quadro generale delle accise, il suddetto documento, al numero 8) della sua introduzione prevede la “...Possibilità di esenzioni fiscali per determinati prodotti o per l’elettricità da determinate fonti La possibilità di applicare esenzioni o riduzioni del livello di tassazione…
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Documento di ricerca Modello 231 e fattori ESG: l’importanza di una virtuosa connessione”. Considerazioni su ESG, AEO e compliance 231
L’Ordine dei commercialisti di Milano (Gruppo interdisciplinare ESG-231) il 12 luglio 2024 ha pubblicato un interessante documento di ricerca denominato “Modello 231 e fattori ESG: l’importanza di una virtuosa connessione”. Il presente intervento mira sia a descrivere il contenuto del suddetto lavoro sia a esporre alcune considerazioni dal punto di vista della normativa doganale. In primo luogo, nell’introduzione del documento di ricerca viene evidenziata la centralità della governance consapevole che tutte le aziende, a prescindere dalla loro dimensione, dovrebbero adottare in quanto cruciale allo scopo di “…prevenire le crisi, gestire i rischi e orientare la gestione verso attività che generano valore non solo per gli azionisti, ma anche per gli…
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F-Gas, import, export e sanzioni: alcune considerazioni sulla compliance doganale
L’importazione, esportazione e produzione di gas fluorurati a effetto serra e di beni contenenti tali sostanze sono attualmente normate dal regolamento UE 2024/573 del 7 febbraio 2024 sui gas fluorurati a effetto serra, che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e che abroga il regolamento (UE) n. 517/2014. I gas fluorurati oggetto di attenzione sono: tetrafluorometano (perfluorometano, carbontetrafluoruro), esafluoroetano, ottafluoropropano (perfluoropropano), decafluorobutano (perfluorobutano), dodecafluoropentano (perfluoropentano), tetradecafluoroesano (perfluoroesano), ottafluorociclobutano, (perfluorociclobutano), perfluorodecalina, perfluoro-2-metilpentano, esafluoruro di zolfo, eptafluoroisobutironitrile, alcuni eteri, chetoni e alcoli fluorurati, alcuni idro(cloro)fluorocarburi insaturi, alcune sostanze fluorurate usate come anestetici per inalazione, altre sostanze fluorurate. L’aspetto sanzionatorio legato alla disciplina degli F-Gases è regolato dall’articolo 31 il quale prevede che “…gli…
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F-Gas, sostenibilità e compliance doganale: come fare per importare, esportare F-gas
La disciplina europea degli F-gas (gas fluorurati a effetto serra) trova una nuova sistemazione attraverso il regolamento 2024/573 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 febbraio 2024, sui gas fluorurati a effetto serra, che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e che abroga il regolamento (UE) n. 517/2014, il quale: stabilisce disposizioni in materia di contenimento, uso, recupero, riciclaggio, rigenerazione e distruzione dei gas fluorurati a effetto serra e le misure accessorie connesse, quali la certificazione e la formazione, che comprende l’uso sicuro di gas fluorurati a effetto serra e di sostanze alternative che non sono fluorurate; impone condizioni per la produzione, l’importazione, l’esportazione, l’immissione sul mercato, la successiva fornitura…
- accise e imposte di consumo, circular economy, compliance e AEO, energie rinnovabili, valore in dogana
HVO, aspetti contabili, politica ambientale e accise
La circolare 22/2023 dell’Agenzia delle dogane e monopoli ricorda che per l’ HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) il gasolio GTL di origine fossile il gasolio GTL RFNBO, puri o denaturati, vi sono i seguenti adempimenti contabili: per la presentazione in forma telematica dei dati di contabilità e dei documenti di accompagnamento da parte dei soggetti a tal fine obbligati, sono stati definiti appositi codici CADD; che ciascuno dei suddetti prodotti, ove detenuto tal quale, ai fini fiscali deve essere contabilizzato separatamente, secondo le ordinarie regole di tenuta dei registri di carico e scarico applicabili al deposito dove lo stesso è stoccato. Quest’atto di prassi, però, specifica che solo l’HVO è distribuito…
- accise e imposte di consumo, circular economy, compliance e AEO, energie rinnovabili, free trade agreement
Legge delega fiscale 2023, accise e compliance
Il 4 agosto 2023 è stato approvato il disegno di legge sulla delega fiscale (disegno di legge AC 1038-B del 23 marzo 2023) in materia di riforma del sistema fiscale e doganale italiano. Questa legge prevede che il Governo adotti entro 24 mesi, uno o più decreti legislativi recanti la revisione del sistema tributario nel rispetto dei principi costituzionali, nonché del diritto dell’Unione europea e internazionale. Per quanto riguarda il settore doganale e quello della tassazione ambientale (accise ed imposte di consumo) gli aspetti di maggiore rilevanza sono: a revisione delle disposizioni in materia di accisa e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi; sanzioni doganali; motivazione degli…
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Indicazioni geografiche, EUIPO e tutela in dogana
Agrifood di qualità, tutela in dogana e AEO hanno qualcosa in comune? Certamente: la tutela delle indicazioni geografiche rappresenta l’elemento in comune tra AEO, agrifood e compliance delle operazioni doganali. La tutela delle indicazioni geografiche è di competenza delle autorità doganali nazionali; mentre il rilascio delle indicazioni geografiche nazionali viene effettuato dalle autorità nazionali dopo il coinvolgimento degli uffici della Commissione europea e dell’EUIPO ( Agenzia europea per la tutela dei diritti di proprietà intellectual intellectual property rights). Le indicazioni geografiche sono il DOP, DOC, DOCG,IGP (etc) e devono includere il regime delle specialità tradizionali garantite (STG), le quali mettono in risalto gli aspetti tradizionali dei prodotti senza un legame…
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I nuovi accordi di libero scambio dell’UE: opportunità per il made in Italy e per la sostenibilità ambientale
L’UE è continuamente impegnata ad aumentare gli accordi di libero scambio con paesi terzi. Gli obiettivi della politica commerciale europea sono: a) favorire il business delle industrie europee e quindi anche di quelle italiane e pugliesi b) promuovere la tutela dei diritti fondamentali del lavoro e la tutela dell’ambiente, dei cambiamenti climatici e della giustizia sociale. Infatti, nelle “Disposizioni di sostenibilità negli accordi di libero scambio dell’UE” – Revisione del piano d’azione della Commissione europea emesso dal Parlamento dell’UE si afferma che “ “…Since the free trade agreement (FTA) signed with South Korea in 2009, EU trade deals each include dedicated trade and sustainable development (TSD) chapters encompassing issues such…
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Accordo di libero scambio tra UE e Nuova Zelanda: produzione agricola sostenibile
L’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e la Nuova Zelanda nel proprio capitolo X prevede interessanti regole per la produzione sostenibile di cibo capaci di impattare direttamente sul nostro agrifood. Infatti, prevede l’adozione di disposizioni e sanzioni dell’accordo di Parigi sul clima. Prevede: una cooperazione tra UE e Nuova Zelanda allo scopo di uno sviluppo sostenibile, inclusivo, resiliente e sano. Le fasi produttive oggetto d’analisi e controllo sono: la produzione, raccolta, la lavorazione, il trasporto, l’immagazzinamento, la distribuzione, vendita, consumo e smaltimento. Un’armonica applicazione delle norme SPS (Sanitary and Phytosanitary Measures), TBT (Technical Barriers to Trade) e del Chapter BB sul commercio e sviluppo sostenibili (TSD); Altri punti programmatici…