- accise e imposte di consumo, circular economy, compliance e AEO, energie rinnovabili, free trade agreement
Customs bulletin n.3/2025: normativa doganale, accise, economia circolare, sostenibilità ed energie rinnovabili
Il customs bulletin n.3 di Dogana Sostenibile segnala i provvedimenti normativi pubblicati tra il 27 gennaio e il 2 febbraio 2025 in Italia, UE e altri paesi europei. DOGANE & ACCISE -ITALIA 30 gennaio 2025 Agenzia dogane e monopoli nota n.71960 avente ad oggetto “Determinazione dell’aliquota dell’imposta di consumo sui prodotti di cui all’articolo 62-quater del Dlgs 26/10/1995, n. 504, e successive modificazioni a decorrere dal 01/02/2025” con cui si comunica che: “A decorrere dal 1° febbraio 2025, ai sensi dell’articolo 62-quater, comma 1-bis, del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, ai prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, esclusi quelli autorizzati all’immissione in commercio come medicinali,…
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Customs bulletin n.2/2025: normativa doganale, accise, economia circolare, sostenibilità ed energie rinnovabili
Il customs bulletin n.2 di Dogana Sostenibile segnala i provvedimenti normativi pubblicati tra il 21 e il 27 gennaio 2025 in Italia, UE e altri paesi europei. DOGANE & ACCISE -ITALIA 23 gennaio 2025 Approvazione Parere VI Commissione Senato (Commissione Finanze e tesoro): Avanza l’iter legislativo per l’approvazione dello schema del decreto legislativo recante revisione alle disposizioni in materia di accise (tra cui anche la SOAC); 24 gennaio 2025 Agenzia entrate risoluzione n.6 su “ istituzione del codice tributo per l’utilizzo, tramite modello F24, del credito d’imposta per gli investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno (ZES unica) di cui all’articolo 16-bis del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124”…
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Istruzioni operative sull’entrata in vigore della convenzione PEM riveduta: l’avviso dell’Agenzia delle dogane del 19 dicembre 2024
L’agenzia delle dogane e monopoli con avviso sulla “entrata in vigore della convenzione pem riveduta, possibilità di cumulo a partire dal 1 gennaio 2025 e nuovi codici TARIC per le nuove prove d’origine” informa gli operatori economici che il 1 gennaio 2025 entrerà in vigore la convenzione PEM riveduta. La convenzione PEM riveduta si applica a condizione che: Nell’accordo di libero scambio in esame vi sia il riferimento alla convenzione modificata da ultimo e pubblicata nei loro accordi bilaterali; effettiva ratifica della Convenzione PEM riveduta e dell’aggiornamento dei relativi accordi bilaterali; il paese terzo (area euro-mediterranea) con cui l’UE ha sottoscritto un accordo deve completare le proprie procedure interne di…
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Israele, origine preferenziale e attestazione d’origine
Dal 16 marzo 2023 per poter ottenere l’origine preferenziale (accordo UE- Israele) è necessario indicare nella dichiarazione doganale il codice certificato Y864 (vuol dire: “La prova dell’origine indica che la produzione che determina l’origine non ha avuto luogo all’interno dei territori che dal giugno 1967 si trovano sotto il controllo dell’amministrazione israeliana”). Senza tale certificato l’attestazione d’origine viene rifiutata. Per facilitare i controlli doganali, è stata inserita la nota CD906, collegata a questa misura, che inoltre indica l’elenco delle località non ammissibili coni relativi codici postali consultabile all’indirizzo: http://ec.europa.eu/taxation_customs/customs/technical-arrangement_postal-codes.pdf“.
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Origine preferenziale, REX e free trade agreements
Il REX (Registered ExporterSystem) è una forma di autodichiarazione dell’origine preferenziale che l’operatore economico europeo deve adoperare se previsto negli accordi di libero scambio. Nasce nell’ambito delle preferenze generalizzate in sostituzione del FORM-A e costituisce lo strumento che acquisisce sempre maggiore impiego nei nuovi accordi. E’ previsto dal regolamento delegato 2015/2446, dal regolamento 2015/2447 e dal codice doganale dell’Unione europea contenuto nel regolamento 2013/52; trova un interessante forma di interpretazione nelle linee guida TAXUD (Guidance relating to the Registered Exporter System (REX) )del maggio 2022. In particolare, si tratta di una registrazione non obbligatoria nel senso che la sua assenza non impedisce di effettuare operazioni doganali ma non consente il…
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Convenzione paneuromediterranea per un mare di opportunità commerciali
Il Mediterraneo come un mare di opportunità commerciali e di partnership? Si sempre di più grazie la Convenzione paneuromediterranea (PEM o paneuromediterranean convention) tra UE e l’Islanda, Svizzera, Liechtenstein, Norvegia, Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Autorità palestinese della Cisgiordania e della striscia di Gaza, Siria, Tunisia, Turchia, Albania, Bosnia e Erzegovina, Serbia, Macedonia del Nord, Montenegro, Kosovo. Si tratta di un accordo di libero scambio che: a) Prevede la progressiva sostituzione dei protocolli d’origine con uno comune; b) Prevede la possibilità di fare cumulo bilaterale, diagonale e totale; c) Vi sono regole stanno ancora subendo un forte processo di semplificazione a favore degli operatori economici
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Il 2023 sarà l’anno dell’ accordo di libero scambio UE-Australia
E’ dal 2018 che vi sono negoziazioni tra l’UE e l’Australia per un accordo di libero scambio che possa promuovere il commercio attraverso l’abbattimento dei dazi doganali. Per le PMI (small medium enterprises SME) e, in genere, per gli operatori economici in UE e in Australia l’accordo di libero scambio, se conosciuto e applicato, sarà un impulso al proprio business. Food, meccanica, high tech, tessile e moda, mobili, alcolici, vino sono alcuni dei settori coinvolti da queste negoziazioni. A dicembre 2022, Don Farrell (ministro degli esteri australiano per il commercio internazionale e il turismo) ha dichiarato di voler concludere l’accordo entro la prima metà del 2023. Si tratta di un…
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Singapore: novità per export e made in Italy
L’accordo di libero scambio tra UE e Singapore, come già comunicato, a partire dal primo gennaio 2023 ha subito la modifica di come gli operatori economici europei devono indicare l’origine preferenziale. In estrema sintesi se si dimostra l’origine preferenziale i propri prodotti quando entrano nell’altro paese che ha sottoscritto l’accordo non pagano dazi; quindi sono più competitivi. Un’altra modifica interessante è che c’è stata l’estensione temporale di 3 contingenti di beni che possono essere importati a Singapore con trattamento preferenziale. Il volume dei contingenti (cioè “quanto posso importare a Singapore”) rimangono invariati. Per comodità si riporta una veloce guida operativa che è valida a partire dal 1 gennaio 2023: Uso…
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Singapore, REX e opportunità per il made in Italy
A partire dal 1 gennaio 2023 per esportare dall’Unione europea a Singapore l’attestazione d’origine preferenziale (statement of origin) deve contenere il numero di esportatore registrato (registered exporter) e non quello di esportatore autorizzato (approved exporter). E’ previsto, però, un periodo di tolleranza fino al fine marzo 2023. Tra Singapore e UE c’è un accordo di libero scambio. L’esportatore autorizzato è: un’autorizzazione rilasciata dalle Dogane a seguito di un audit in azienda volto a certificare che il richiedente può attestare autonomamente l’origine preferenziale. La qualifica di AEO implica una riduzione dei documenti da fornire nell’audit. L’esportatore registrato (registered exporter) è un identificativo da indicare nella attestazione d’origine quando richiesto dagli accordi…
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CETA ancora problemi per la ratifica in UE: Irlanda
L’11.11.2022 la Corte Suprema irlandese ha stabilito che il Parlamento nazionale non può ratificare l’accordo di libero scambio dell’Unione europea con il Canada (CETA) a meno che alcune leggi nazionali non vengano modificate; questa sentenza pone una sfida al governo di coalizione se vuole evitare che la questione vada a referendum. La causa è Costello -v- The Government of Ireland, Ireland and the Attorney General. Il Ministero per le imprese, il commercio e l’occupazione (Tánaiste ) ha risposto che “Si prende atto della decisione della Corte suprema. Sebbene sia deludente che la ratifica non sia ora immediatamente possibile, il governo rimane impegnato a ratificare integralmente l’accordo CETA. Ci vorrà ora…