• compliance e AEO,  free trade agreement

    I dazi antidumping: conseguenze su operatività doganale, business e compliance AEO

    I dazi antidumping sono sempre più presente nelle prime pagine dei giornali e, come prova il nostro customs bulletin, nei provvedimenti normativi dell’UE: solo per citare una delle più note misre antidumping,si ricorda la Commissione europea che il 29 ottobre 2024 annunciava “EU imposes duties on unfairly subsidised electric vehicles from China while discussions on price undertakings continue” sulle auto elettriche made in China. Il dazio antidumping è un tributo addizionale riscosso dall’autorità doganale in virtù di un regolamento dell’UE emesso quando le indagini dell’OLAF dimostrano che il bene da tassare in misura maggiore ha un valore inferiore a quello di mercato. Si tratta, in altre parole, di uno strumento…

  • accise e imposte di consumo,  circular economy,  compliance e AEO,  energie rinnovabili,  free trade agreement,  made in

    Customs bulletin n.8/2025: normativa doganale, accise, economia circolare, sostenibilità ed energie rinnovabili

    Il customs bulletin n.8 di Dogana Sostenibile segnala i provvedimenti normativi pubblicati tra il 3 e il 7 marzo 2025  in Italia, UE e altri paesi europei.  DOGANE & ACCISE -ITALIA 7 marzo 2025 Agenzia dogane e monopoli  circolare 3/2025 “ applicazione delle sanzioni tributarie introdotto e dal d.lgs n.141 del 2024. Favor rei e regime transitorio.- Chiarimenti interpretativi”. Per approfondimenti; 7 marzo 2025 Dogana sostenibile “Accise: il depositario è responsabile se non dimostra perdita irrimediabile o distruzione”; 4 marzo 2025 Agenzia dogane e monopoli avviso su “merci destinate alle piattaforme offshore-trattamento fiscale”; DOGANE & ACCISE -UNIONE EUROPEA 7 marzo 2025 Regolamento di esecuzione (UE) 2025/475 della Commissione, del 6 marzo…

  • compliance e AEO,  made in

    La classificazione doganale tra caratteristiche essenziali, uso del bene: gli elementi da conoscere per la compliance. Breve analisi di nuove sentenze

    La classificazione doganale, oltre ad essere uno dei pilastri dell’obbligazione doganale e della compliance ai fini AEO e della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (decreto legislativo n.231/2021), costituisce un interessante ambito di analisi della giurisprudenza. Infatti, la Corte di giustizia dell’Unione europea, con due sentenze pubblicate a dicembre 2024 (CGUE Sezione IX 19 dicembre 2024 C‑591/23 e CGUE Sezione VI 12 dicembre 2024 C‑388/23   ) ha ribadito alcuni aspetti importanti della classificazione doganale. In particolare nella prima pronuncia ha affermato che: Discrezionalità della Commissione europea in materia di classificazione doganale: al punto n.29 si legge “ […] Commissione, la quale agisce di concerto con gli esperti doganali degli Stati membri,…

  • circular economy,  compliance e AEO,  made in

    L’origine non preferenziale (made in) e AEO: una breve analisi operativa

    L’origine doganale: insieme alla classificazione e al valore è uno degli elementi sintomatici attraverso cui si manifesta e definisce l’obbligazione tributaria; rappresenta uno dei pilastri dell’obbligazione tributaria; costituisce un elemento dell’audit per l’AEO; può essere preferenziale oppure non preferenziale; può essere determinata rispetto a un bene interamente ottenuto oppure ad uno che ha subito una serie di lavorazioni in luoghi diversi o a partire da materiali provenienti da luoghi differenti. In primo luogo, vale la pena partire dall’analisi dell’origine non preferenziale che può essere definita come la caratterizzazione di un bene rispetto ad un luogo dove viene interamente ottenuta oppure dove subisce una lavorazione capace di attribuire il carattere originario:…

  • made in

    Tutela e promozione del made in Italy: aspetti normativi

    Il made in Italy (secondo la nota 155971 R.U del 30 novembre 2009 dell’Agenzia delle Dogane) è stato oggetto di tutela con numerosi interventi normativi e giurisprudenziali finalizzati ad una più precisa regolamentazione degli obblighi in capo ai soggetti economici. In particolare, si ricordano le seguenti  norme: l’art. 4, comma 49, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 per cui “…l’importazione e l’esportazione ai fini di commercializzazione ovvero la commercializzazione di prodotti recanti false o fallaci indicazioni di provenienza costituisce reato ed è punita ai sensi dell’articolo 517 del c.p…”; circolare dell’Agenzia delle Dogane n.20/D del 13 maggio 2005 e nota prot. 2704 del 9 agosto 2005 del medesimo ente…