EPA EU e Giappone; regole per ottenere l’origine preferenziale. opportunità per PMI
L’EPA (economic partnership agreement) tra UE e Giappone (Japan) insieme alle opportunità (dazio ridotto oppure annullato) presenta anche degli obblighi da considerare. Si indicano di seguito i principali adempimenti per l’esportatore che deve effettuare operazione dall’UE o da Giappone https://www.doganasostenibile.it/2022/06/13/accordo-di-libero-scambio-ue-e-giappone-opportunita-per-le-pmi/. Si tratta di regole che un soggetto, anche se non AEO, deve tenere in seria considerazione; si tratta, infatti, di una compliance doganale che se violata determina conseguenze, anche reputazionali, importanti.
- conservazione dati: l’importatore deve conservare per un minimo di tre anni a decorrere dalla data di importazione del prodotto: a) l’attestazione di origine rilasciata dall’esportatore (se la richiesta era basata su un’attestazione di origine); b), tutte le registrazioni che dimostrano che il prodotto è conforme alle prescrizioni per l’acquisizione del carattere originario (se la richiesta era basata sulla conoscenza da parte dell’importatore); l’esportatore deve, per un minimo di quattro anni, dal rilascio dell’attestazione di origine, una copia dell’attestazione di origine e di tutte le altre registrazioni che dimostrano che il prodotto è conforme alle prescrizioni per l’acquisizione del carattere originario. I dati possono essere conservati formato elettronico.
- Controlli e risk management: L’autorità doganale, in un’ottica di valutazione dei rischi, può effettuare controlli , prima, dopo e al momento della presentazione della bolletta d’importazione. Gli elementi che deve prendere in considerazione sono: a) la correttezza della dichiarazione d’origine; b) la classificazione tariffaria del prodotto nel sistema armonizzato e i criteri di origine utilizzati; c) una breve descrizione del processo produttivo; d) se il criterio di origine è basato su uno specifico processo produttivo, una descrizione specifica di tale processo; e) se applicabile, una descrizione dei materiali originari e non originari utilizzati nel processo produttivo; f) se il criterio di origine è «interamente ottenuto», la categoria applicabile; g) se il criterio di origine è basato su un metodo del valore, il valore del prodotto e il valore di tutti i materiali non originari o, se idoneo a stabilire la conformità alla prescrizione relativa al valore, il valore di tutti i materiali originari utilizzati nella produzione; h) se il criterio di origine è basato sul peso, il peso del prodotto e il peso dei pertinenti materiali non originari o, se idoneo a stabilire la conformità alla prescrizione relativa al peso, il peso dei pertinenti materiali originari utilizzati nel prodotto; i) se il criterio di origine è basato su una modifica della classificazione tariffaria, un elenco di tutti i materiali non originari, compresa la rispettiva classificazione tariffaria nel sistema armonizzato (nel formato a due, quattro o sei cifre a seconda dei criteri di origine); le informazioni relative alla conformità alla disposizione sulla non modificazione;
- Principio di non alterazione: un prodotto originario dichiarato per l’immissione in consumo nella parte importatrice non può essere, dopo l’esportazione e prima della dichiarazione per l’immissione in consumo, alterato, trasformato in alcun modo né sottoposto ad operazioni diverse da quelle destinate a mantenerlo in buone condizioni o ad aggiungere o apporre marchi, etichette, sigilli o qualsiasi altra documentazione atta ad assicurare la conformità alle specifiche prescrizioni interne della parte importatrice;
- Contabilità separata: I materiali fungibili originari e non originari sono conservati fisicamente separati. Per «materiali fungibili» si intendono materiali dello stesso tipo e della stessa qualità commerciale, che presentano le stesse caratteristiche tecniche e fisiche e che non possono essere distinti tra loro una volta incorporati nel prodotto finito. Se non è possibile effettuare una conservazione separata è necessario adoperare un metodo di contabilità separata che cioè “garantisca che, in qualsiasi momento, i materiali considerati originari non siano in quantità superiore a quella che risulterebbe se i materiali fossero stati fisicamente separati”. Il metodo di contabilità separata può essere strutturato come un inventario redatto e gestito in conformità con i principi contabili nazionali.