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ESG, environmental social governance: compliance doganale, l’affidabilità in materia di accise e la responsabilità amministrativa dell’ente
La UN Climate Change Conference (COP30) di Belem rappresenta un importante occasione per analizzare come customs compliance (AEO), SOAC (soggetto accreditato in materia di accise) e responsabilità amministrativa dell’ente (compliance al decreto 231/2001) costituiscano importanti strumenti per lo sviluppo della ESG (environmental, social, governance). I criteri di valutazione degli investimenti sostenibili e cioè con un impatto positivo sulla difesa ambientale e il rispetto dei diritti umani, al di la delle elaborazioni precedenti, possono essere ricondotti all’agenza 2030 per lo sviluppo sostenibile (the 2030 Agenda for Sustainable Development) che si basa su 17 obiettivi essenzialmente riconducibili a: economia circolare, lotta al cambiamento climatico, inclusività, sviluppo economico sostenibile e condiviso, tutela delle…
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Modello di organizzazione e gestione e responsabilità amministrativa dell’ente: no rappresentanza per legale rappresentante indagato o imputato. Considerazioni in materia di SOAC, accise, dogana e compliance
Il modello di organizzazione e gestione richiesto dal decreto legislativo 231/2001 per essere efficiente deve escludere che il rappresentante legale se indagato o imputato del reato presupposto possa rappresentare l’”ente” (azienda); si tratta di un aspetto della responsabilità amministrativa dell’impresa recentemente ribadito dalla Corte di Cassazione, Sez. II penale con la sentenza n. 23910 del 7 maggio 2025. Inoltre, le considerazioni indicate in tale pronuncia rappresentano degli importanti parametri per: la gestione della compliance ai fini dell’AEO; dei reati presupposto per la responsabilità amministrativa d’impresa in ambito doganale e delle accise; del SOAC quando entrerà in vigore. In linea generale, l’articolo 39 del suddetto decreto sulla responsabilità amministrativa degli…
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Dogana, parere degli esperti, accertamento criteri e compliance D.lgs 231/2001
L’approccio basato sulla “cooperative compliance” diviene, sempre di più, il perno principale della dogana moderna dove la collaborazione costruttiva e continua tra operatore economico e autorità doganale riduce i tempi ed aumenta l’efficienza. In questo contesto la circolare 21/2025 dell’Agenzia delle dogane e monopoli fornisce le linee guida che i professionisti devono adottare per accertare i criteri previsti dall’articolo 39 lettere b), c) ed e) del codice doganale unionale. Gli esperti potranno essere avvocati, commercialisti, revisori legali, doganalisti che possono vantare il rispetto dei seguenti criteri: Indipendenza rispetto all’operatore economico che richiede l’accertamento; Possesso delle condizioni previste dalla circolare 14/2024 e cioè: “ 1) rilascio di attestato da parte…
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Export controls, misure restrittive e compliance: Decreto legislativo 231 del 2001, MOG e disciplina unionale
Le violazioni delle sanzioni e misure restrittive europee dovranno essere regolate dai principi quadro della direttiva 1226 del 2024 la quale, come recita nel proprio articolo 1, fornisce “le norme minime relative alla definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell’Unione” In particolare, gli Stati membri dovranno adottare misure sanzionatorie di natura penale allo scopo di punire e scoraggiare le seguenti condotte realizzate in modo doloso o per grave negligenza e in violazione di un obbligo unionale: “…a) mettere direttamente o indirettamente a disposizione di una persona, entità od organismo designati, o a vantaggio di questi, fondi o risorse economiche, in violazione di un…
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Accise su alcolici: paese che vai aliquote che trovi
Gli operatori economici del settore degli alcolici (vino, birra, ma non solo) devono tenere in considerazione che il quadro normativo europeo delle accise sui prodotti alcolici: Non impone aliquote d’imposta uguali in tutti gli Stati membri. Per quelle italiane si può consultare l’aggiornamento fornito dall’Agenzia delle dogane. È compatibile con periodi di transizione dove l’aliquota subisce modifiche. Sono questi i due principi enucleati dalla Corte di Giustizia dell’UE Sezione. VII 30 aprile 2020, in causa C-184/19 per cui: “ 1) Gli articoli 7, 11 e 15 della direttiva 92/83/CEE del Consiglio, del 19 ottobre 1992, relativa all’armonizzazione delle strutture delle accise sull’alcole e sulle bevande alcoliche, e l’articolo 5 della…
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Position paper di Confindustria su “prospettive di riforma della responsabilità amministrativa degli enti (disciplina 231)”. Conseguenze su accise e dogane.
La responsabilità amministrativa degli enti (prevista dal decreto legislativo n.231/2021) è sempre più rilevante nell’ambito della disciplina delle accise e della normativa doganale; basti ricordare il decreto n.141 del 26 settembre 2024 che rappresenta la principale fonte della riforma doganale 2024 e delle circolari dell’Agenzia delle dogane: a) n.30/2024 del 20 dicembre 2024; b) n.28/2024 del 19 dicembre 2024. In termini generali, è possibile affermare che la disciplina della responsabilità amministrativa dell’impresa si basa sulla adozione, ante delictum, di un modello di organizzazione e gestione adeguato ed efficiente. n altre parole, la responsabilità della persona giuridica dipende dalla cd. colpa in organizzazione: l’impresa risponde solo qualora non abbia adeguatamente provveduto…
- accise e imposte di consumo, circular economy, compliance e AEO, energie rinnovabili, free trade agreement
Customs bulletin n.9/2025: normativa doganale, accise, economia circolare, sostenibilità ed energie rinnovabili
Il customs bulletin n.9 di Dogana Sostenibile segnala i provvedimenti normativi pubblicati tra il 10 e il 14 marzo 2025 in Italia e UE. DOGANE & ACCISE -ITALIA Si riportano sotto due recenti pronunce della Corte di Cassazione in merito alla natura giuridica dell’articolo 40 del TUA (decreto legislativo 504/1995). Queste sentenze possono rappresentare un interessante contributo nella gestione della SOAC (una volta entrata in vigore) e della compliance prevista dal D.lgs 231/2001 in materia di MOG e accise. Corte Cassazione Sez II 9 gennaio 2025 n.9117 “l’art. 40 d.lgs. 26 ottobre 1995, n. 504, che sanziona la sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, disciplina un delitto…
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Il piano di transizione 5.0: cos’è e a chi si rivolge. Attenzione alla compliance aziendale
Il Piano di Transizione 5.0 è stato istituito e regolato dall’art. 38 del Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19 (c.d. Decreto PNRR-quater). Il piano di Transizione 5.0 si caratterizza: Obiettivi: promozione della transizione energetica e digitale. L’articolo 38 del decreto legge 2 marzo 2024 n.19 al primo comma recita quanto segue: “ Al fine di sostenere il processo di transizione digitale ed energetica delle imprese, in attuazione di quanto previsto dalla decisione del Consiglio ECOFIN dell’8 dicembre 2023 e, in particolare, di quanto disposto in relazione all’Investimento 15 – «Transizione 5.0», della Missione 7 – REPowerEU, è istituito il Piano Transizione 5.0.”; A chi è rivolto: imprese e stabili organizzazioni…
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Impianti di accumulo elettrochimico e testo unico delle fonti rinnovabili (Decreto legislativo 25 novembre 2024 , n. 190): alcune riflessioni operative
Il decreto legislativo 25 novembre 2024 , n. 190 recante la “disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in attuazione dell’articolo 26, commi 4 e 5, lettera b) e d), della legge 5 agosto 2022, n. 118” di seguito anche “testo unico fonti rinnovabili” contribuisce a delineare alcuni aspetti degli impianti di accumulo. Si tratta di disciplina amministrativa che però può avere impatti sulla configurazione dell’officina elettrica e di gestione della compliance richiesta dal Decreto legislativo 231/2001 (MOG per accise). In particolare, gli impianti di accumulo elettrochimico con potenza fino a 10 MW non richiedono l’autorizzazione poiché rappresentano una delle attività incluse nella previsione dell’articolo…
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La classificazione doganale tra caratteristiche essenziali, uso del bene: gli elementi da conoscere per la compliance. Breve analisi di nuove sentenze
La classificazione doganale, oltre ad essere uno dei pilastri dell’obbligazione doganale e della compliance ai fini AEO e della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (decreto legislativo n.231/2021), costituisce un interessante ambito di analisi della giurisprudenza. Infatti, la Corte di giustizia dell’Unione europea, con due sentenze pubblicate a dicembre 2024 (CGUE Sezione IX 19 dicembre 2024 C‑591/23 e CGUE Sezione VI 12 dicembre 2024 C‑388/23 ) ha ribadito alcuni aspetti importanti della classificazione doganale. In particolare nella prima pronuncia ha affermato che: Discrezionalità della Commissione europea in materia di classificazione doganale: al punto n.29 si legge “ […] Commissione, la quale agisce di concerto con gli esperti doganali degli Stati membri,…