Accise, compliance decreto legislativo 231/2001 e riforma del sistema doganale italiano
La bozza di decreto di riforma del sistema doganale apporta modifiche anche al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 recante il testo unico sulle accise e le imposte indirette sul consumo (di seguito anche “TUA”).
In particolare, l’articolo 40 TUA ha subito degli interventi volti a introdurre, nella valutazione della responsabilità dell’agente, delle condotte preparatorie e prodromiche per le quali può essere rilavata la non riconducibilità all’illecito di sottrazione. Infatti, se risulta che queste non sono dirette a realizzare condotte di sottrazione alle imposte non si applica la sanzione poiché non esiste la presunzione di colpevolezza in materia penale. Viene introdotta con una nuova norma specifica, la sottrazione dei tabacchi al pagamento delle accise. Questo nuovo illecito, penale e amministrativo, non si sovrappone alle fattispecie di contrabbando di tabacchi lavorati non unionali. Il settore dei tabacchi e prodotti affini non è però oggetto di analisi da parte di doganasostenibile.
Infine, come già segnalato in altri interventi, è stato integrato il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, con i reati previsti dal testo unico delle accise. Pertanto, sono state quindi introdotte sanzioni pecuniarie e interdittive effettive, proporzionali e dissuasive rispetto alla tipologia di illecito quali, ad esempio, l’interdizione dall’esercizio dell’attività o la sospensione e la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito.
Infine, vale la pena ricordare che la gestione delle accise ha ripercussioni anche sull’AEO poichè possono far parte dei diritti di confine oggetto del monitoraggio che caratterizza la suddetta autorizzazione doganale.