accise e imposte di consumo
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Nel contratto di servizio di energia elettrica, il soggetto passivo d’accisa è solo quello che ha realizzato il fatto generatore. Non rileva la cessione intermedia.
La quinta sezione della Corte di Cassazione (ordinanza n.18862 del 19 luglio 2024) continua ad occuparsi del contrato di service o servizio di erogazione dell’energia elettrica. Ha affermato che il soggetto passivo del modulo tributario dell’accisa sull’energia elettrica è tenuto al pagamento di tale tributo all’atto della fatturazione al consumatore finale; ai fini fiscali sono irrilevanti eventuali patti di natura privatistica. Si ricorda al riguarda i seguenti principi di diritto: “ “in tema di accise sull’energia elettrica, il soggetto passivo, ossia colui che ha realizzato uno dei fatti generatori dell’imposta, è tenuto al pagamento dei diritti di accisa all’atto della fatturazione al consumatore finale, o quando si accerti che non…
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Credito d’accise per energia elettrica: credito revolving e trasferibile
Il credito d’imposta in materia di accise che nasce dalla dichiarazione di consumo e produzione per l’energia elettrica e gas ha natura di credito revolving e nasce dalla struttura stessa del modulo tributario così come previsto dal legislatore. La Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Friuli Venezia Giulia Sezione III con sentenza n.290 del 5 settembre 2024 si è rifatta all’orientamento già espresso dalla Corte di Cassazione. Quindi, tale credito può essere trasferito nella contabilità di una società incorporata senza l’applicazione del termine di decadenza biennale previsto dall’articolo 14 del testo unico delle accise (TUA o d.lgs 504/1995). In particolare, i giudici friulani hanno ribadito che tale…
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Accise e garanzie: alcune considerazioni operative, di giurisprudenza e compliance
Le garanzie (fideiussioni bancarie, assicurative e le cauzioni) giocano un ruolo importante nella gestione dei prodotti sottoposti ad accise e dell’attività doganale; inoltre hanno un impatto rilevante nella gestione della customs compliance (AEO) e nello sviluppo di business sostenibili e compatibili con la tutela ambientale anche attraverso azioni di economia circolare. Il presente intervento si focalizza sul mondo delle accise e parte dalla definizione di “fideiussione” come contratto consensuale, a forma libera, ad effetti obbligatori, bilaterale tra fideiussore e il creditore. Secondo l’articolo 1936 del codice civile, che definisce tale contratto dal punto di vista soggettivo, “È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui.…
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Privilegio accise: no segnalazione separata in fattura no riconoscimento del privilegio.
Il riconoscimento del privilegio per l’importo corrispondente all’ammontare dell’accisa dipende dalla circostanza che lo stesso sia stato evidenziato in maniera separata all’interno della fattura di cessione. Infatti, articolo 16, comma 3, d. lgs. 504/1995 prevede che “i crediti vantati dai soggetti passivi dell’accisa e dai titolari di licenza per l’esercizio di depositi commerciali di prodotti energetici ad imposta assolta, verso i cessionari dei prodotti per i quali i soggetti stessi hanno comunque corrisposto tale tributo, possono essere addebitati a titolo di rivalsa ed hanno privilegio generale sui beni mobili del debitore con lo stesso grado del privilegio generale stabilito dall’art. 2752 del codice civile, cui tuttavia è posposto, limitatamente ad…
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Accertamento dei criteri da parte di esperti, cooperative compliance e semplificazioni
La circolare 21/2025 emanata dall’Agenzia delle dogane il 27 agosto 2025 fornisce le istruzioni operative dell’accertamento dei criteri di cui all’articolo 39 lettere b), c) ed e) del codice doganale unionale, effettuato da parte di esperti; rappresenta un importante provvedimento che conferma la prospettiva della cooperative compliance tra operatore economico e dogana; questo accertamento dei criteri è ancora in una fase sperimentale. In primo luogo, vale la pena ricordare che l’articolo 39 del regolamento UE n.952 del 13 ottobre 2013 recita quanto segue: “I criteri per la concessione dello status di operatore economico autorizzato sono i seguenti: […] b) dimostrazione, da parte del richiedente, di un alto livello di controllo…
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Sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici e SOAC: alcune considerazioni e proposte
La sentenza n.22593 della Corte di Cassazione Sez.III penale, consente di approfondire la fattispecie del reato di “Sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli prodotti energetici” previsto dall’articolo 40 del decreto legislativo 504 del 1995 per cui: “ . È punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell’imposta evasa, non inferiore in ogni caso a 7746 euro, chiunque: a) fabbrica o raffina clandestinamente prodotti energetici; b) sottrae con qualsiasi mezzo gli prodotti energetici, compreso il gas naturale, all’accertamento o al pagamento dell’accisa; c) destina ad usi soggetti ad imposta od a maggiore imposta prodotti esenti o ammessi ad aliquote…
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Gruppi elettrogeni detenuti a titolo di proprietà o noleggio: autoproduzione di energia elettrica e accise
I gruppi elettrogeni consentono, attraverso l’utilizzo di un impianto di produzione di energia e di un generatore elettrico, la produzione di energia elettrica la quale, salvo eccezioni, è assoggetta ad accisa. La Corte di Cassazione Sez V con l’ordinanza n. 4940 del 25 febbraio 2025 ha segnato che nell’ipotesi di noleggio «a freddo» di gruppi elettrogeni, [un contratto atipico assimilabile all’appalto di servizi, contratto a esecuzione continuata (Cass. n. 8038 del 21/03/2023), in cui il servizio offerto dal noleggiatore è quello di fornire al noleggiante apparecchi idonei alla produzione di energia elettrica, senza carburante, né operatore] il soggetto di imposta che riveste la qualifica di officina di produzione di energia…
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Accise sull’energia elettrica: senza dichiarazione di consumo e produzione niente riporto del credito all’annualità successiva
In materia di accise, come evidenziato dalla sentenza della Corte di Cassazione Sez.V n. 22862 del 7 agosto 2025 il contribuente a fronte di una eccedenza nei versamenti diretti può: riportare il credito all’annualità successiva (credito revolving). Tale opzione necessita della corretta osservanza degli adempimenti imposti dal legislatore per la regolare fruizione del meccanismo di riporto delle eccedenze; tra tali adempimenti si deve annoverare la presentazione della dichiarazione in alternativa, chiedere il rimborso; chiedere il trasferimento contabile del credito ad altra posizione. Questa scelta è possibile in virtù dell’art. 6, comma 3, d.M. n. 689 del 12/12/1996,il quale contempla l’ipotesi del “rimborso per accredito” (in corrispondenza a quanto previsto dall’art.…
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Accise, energia elettrica ed allaccio abusivo: responsabilità del titolare dell’utenza
L’ordinanza della quinta sezione della Corte di Cassazione n. 22658 del 5 agosto 2025 in materia di responsabilità d’imposta, accise e allaccio abusivo alla rete elettrica ha elaborato il seguente principio di diritto: “In caso alterazione del funzionamento del contatore per la fornitura dell’energia elettrica (nella specie, mediante allacciamento abusivo di un cavo a monte del contatore), è sanzionabile, ai sensi dell’art. 59, comma 3, d.lgs. n. 504/1995 (testo unico accise), la condotta del titolare dell’utenza rifornita nel caso di inosservanza degli obblighi di custodia e vigilanza circa il regolare utilizzo da parte di terzi dell’utenza di cui egli è intestatario”. Aggiungono gli Ermellini che la responsabilità in parola sussiste…
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L’onere della prova in materia di accise grava sull’Amministrazione doganale
L’applicazione dell’articolo 61 comma 1 lettera b) del testo unico delle accise (TUA decreto legislativo 504 del 1995) , secondo la Corte di Cassazione Sez V del 27 luglio 2025 n. 21543, necessita della prova da parte dell’Amministrazione fiscale, che al responsabile del deposito fiscale sia effettivamente ed inequivocabilmente riconducibile l’immissione in consumo di prodotti contestati. Neanche il riferimento ad un verbale precedentemente emesso può rappresentare un’evidenza sufficiente se è sprovvisto di un’adeguata contestualizzazione con le ragioni della sanzione; non bastano, secondo gli Ermellini, presunzioni e deduzioni per attribuire responsabilità erariale e penale in materia di accise. L’articolo 61 comma 1 lettera b) del TUA recita come segue: “1. Le…