compliance e AEO

Esenzioni fiscali, rimborsi e premi per promuovere le esportazioni sono aiuti di Stato illegittimi

No ad alcuni tipi di rimborsi, premi ed esenzioni per promuovere l’esportazione. E’ incompatibile con il diritto unionale la norma nazionale che prevede rimborsi, premi ed esenzioni a favore degli operatori economici che esportano. Infatti, secondo la Corte di Cassazione Sez tributaria con sentenze n.4775,4778,4782 del 22 febbraio 2025, l’impianto normativo unionale mira a contrastare  “forme di protezionismo ossia interventi statali nell’economia per proteggere l’industria nazionale, attuabile sia attraverso l’imposizione di dazi che ostacolano o impediscono la concorrenza di prodotti stranieri sul mercato nazionale, sia attraverso premi all’esportazione di prodotti nazionali”  Parimenti, nell’ambito della promozione delle esportazioni, sono ammissibili solo gli aiuti inerenti ai costi di partecipazione a fiere commerciali né quelli relativi a studi o servizi di consulenza necessari per il lancio di nuovi prodotti ovvero per il lancio di prodotti già esistenti su un nuovo mercato. Infatti, gli aiuti all’esportazione, per quanto d’importo modesto, rientrano tra gli aiuti idonei ad incidere sugli scambi tra Stati membri e ciò direttamente, attribuendo un vantaggio concorrenziale ai prodotti esportati o indirettamente, incentivando da parte degli altri Stati membri determinate contromisure simmetriche destinate a compensare il suddetto vantaggio concorrenziale.