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REPowerEU, CER e sviluppo delle energie rinnovabili: una sintesi programmatica della raccomandazione UE 2024/1243

La raccomandazione 2024/1343 della Commissione europea pubblicata il 21 maggio 2024 parte dalla considerazione che le energie rinnovabili rappresentano il fulcro della transizione verso l’energia pulita necessaria per:

  1. conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo;
  2. garantire l’accessibilità economica dell’energia;
  3. creare partecipazione e condivisione nelle scelte energetiche (CER e comunità energetiche rinnovabili, autoconsumo)
  4. ridurre la dipendenza dell’Unione dai combustibili fossili e dalle importazioni energetiche.

Parimenti sono anche fonte di crescita e occupazione e contribuiscono alla leadership tecnologica e industriale dell’Unione, rafforzandone l’autonomia strategica e rendendo più resiliente l’economia unionale. Pertanto, l’accelerazione della diffusione delle rinnovabili renderà l’Unione meno dipendente dai combustibili fossili, che sono per lo più importati e hanno un forte impatto ambientale.

I messaggi chiavi della raccomandazione in parola sono:

  • la pianificazione, la costruzione e l’esercizio dei progetti di energia rinnovabile e dei progetti infrastrutturali correlati possano beneficiare della più favorevole tra le procedure nazionali di pianificazione e rilascio delle autorizzazioni;
  • individuazione dei termini chiaramente definiti e quanto più brevi possibili per tutte le fasi necessarie per autorizzare la costruzione e l’esercizio dei progetti di energia rinnovabile e dei progetti infrastrutturali correlati, specificando i casi in cui tali termini possono essere prorogati e in quali circostanze;
  • promozione delle tecnologie innovative nel senso che gli Stati membri dovrebbero consentire ai richiedenti di aggiornare le specifiche tecnologiche dei loro progetti nel periodo che intercorre tra la presentazione della domanda di autorizzazione e la costruzione dei progetti;
  • favorire la partecipazione dei cittadini e delle comunità (come le comunità energetiche rinnovabili CER);
  • procedure autorizzative semplificate per le energie rinnovabili su piccola scala e gli autoconsumatori di energia rinnovabile, anche rendendo meno stringenti i requisiti in materia di consenso per l’installazione di energie rinnovabili nei condomini;
  • inclusività della promozione delle energie rinnovabili e attenzione verso i percettori di redditi medio-bassi;
  • procedure chiare, trasparenti e razionalizzate;
  • miglioramento del processo di individuazione dei siti dove ubicare gli impianti; in merito a questa raccomandazione si riporta il seguente passaggio per la sua drammatica attualità nella produzione normativa italiana “…Gli Stati membri dovrebbero limitare al minimo necessario le zone di esclusione in cui non può essere sviluppata l’energia rinnovabile («zone di esclusione»). Essi dovrebbero fornire informazioni chiare e trasparenti, corredate di una giustificazione motivata, sulle restrizioni dovute alla distanza dagli abitati e dalle zone dell’aeronautica militare o civile. Le restrizioni dovrebbero essere basate su dati concreti e concepite in modo da rispondere allo scopo perseguito massimizzando la disponibilità di spazio per lo sviluppo dei progetti di energia rinnovabile, tenuto conto degli altri vincoli di pianificazione territoriale…”. C’è da dispiacersi che la raccomandazione non sia vincolante per gli Stati membri!
  • Connessioni agevoli alla rete;
  • Promozione delle innovazioni tecnologiche.