energie rinnovabili

Comunità energetiche, transizione energetica ed energie rinnovabili

Transizione energetica, indipendenza energetica, sviluppo sostenibile e PNRR rappresentano espressioni che ricorrono sempre più spesso negli interventi di giornali, riviste e siti internet. Una soluzione a queste esigenze che emerge con sempre maggiore decisione è la comunità energetica; infatti secondo entro 5 anni dovranno diventare circa 40 mila, coinvolgendo oltre un milione di famiglie e diecimila piccole e medie imprese e il  Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ha inserito tra le misure anche quelle specifiche per favorire la diffusione delle modalità di autoproduzione e autoconsumo collettivo, stanziando oltre 2 miliardi di euro.

La comunità energetica è un’entità prosumer cioè  sintesi tra  producer (o professional) e consumer, cioè produttori e consumatori al tempo stesso: più soggetti collaborano con l’obiettivo di produrre e consumare l’energia attraverso uno o più impianti locali da fonti rinnovabili all’interno di un’area circoscritta, e la loro partecipazione, aperta, ha come obiettivo l’autoconsumo, che non è diretto al profitto, ma al beneficio a livello economico, sociale e, soprattutto ambientale della zona in cui operano.

Dal punto di vista giuridico si segnala il decreto legislativo n.199 del 8 novembre 2021 per cui, tra le altre previsioni:

  • Il comma 4 dell’articolo 5 specifica che l’impianto d’energia rinnovabile fino a 1MW viene incentivato dal GSE attraverso: 1) il riconoscimento di un incentivo diretto; oppure 2) procedure competitive di aste; oppure 3) bandi e valutazione dei costi; recita quanto segue “… Per impianti di potenza pari o inferiore a 1 MW facenti  parte  di comunita’ dell’energia o di configurazioni di autoconsumo  collettivo e’ possibile accedere a un incentivo diretto, alternativo rispetto  a quello di cui ai commi 2 e 3, che premia,  attraverso  una  specifica tariffa, graduabile anche sulla base della  potenza  degli  impianti, l’energia autoconsumata istantaneamente.  L’incentivo  e’  attribuito direttamente, con richiesta da effettuare alla  data  di  entrata  in esercizio…”;
  • utilizzo energetico  di  biomasse  legnose, nel quadro della gestione forestale sostenibile  e  della
  • silvicoltura a turno di  taglio  breve  e  di  biomasse  residuali industriali.

Dal punto di vista meramente operativo, le regole tecniche del GSE del 4 aprile 2022 prevedono che:

  • la possibilità di creare nuove unità di produzione nel caso di sezioni di impianto autonome, indipendenti e misurabili;
  • inclusione nel gruppo dei condomìni dei cosiddetti “supercondomìni”;
  • i contenuti minimi dello Statuto/atto costitutivo delle Comunità di energia rinnovabile.

 

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