Idrogeno, e-fuels tra luci ed ombre: la sfida del PNRR per un’economia circolare e una transizione ecologica passa anche da qu
Il futuro della mobilità e quello della generazione elettrica, elementi fondamentali del nostro modello di vista e sviluppo economico, devono adattarsi sempre di più all’esigenza di tutela ambientale e sviluppo sostenibile.
Il quadro normativo principale è delimitato dai principi dell’accordo di Parigi (https://unfccc.int/process-and-meetings/the-paris-agreement/the-paris-agreement ), è rafforzato dal PNRR (piano nazionale di resistenza e resilienza) e deve essere in linea con una serie di normative anche di natura fiscale; in particolare, il PNRR segnala che la “Rivoluzione Verde” e la “Transizione ecologica” consistono di quattro componenti : “…C1. Economia circolare e agricoltura sostenibile; C2. Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile; C3. Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; C4 Tutela del territorio e della risorsa idrica…”.
Nell’ambito dell’economia circolare si inseriscono i combustibili sintetici o synfuel che possono essere definiti come combustibili liquidi ottenuto dal carbone, gas naturale, scisto bituminoso, o dalle biomasse o dall’anidride carbonica ambientale, da altri solidi come la plastica o dagli scarti della gomma (ad esempio quella che potrebbe essere recuperata dal mare). Vi sono stati progetti come BIOGO FOR PRODUCTION “Catalytic Partial Oxidation of Bio Gas and Reforming of Pyrolysis Oil (Bio Oil) for an Autothermal Synthesis Gas Production and Conversion into Fuels” che partendo dalla biomassa liquida è stato capace di produrre carburante sintetico sostenibile.
Accanto alle luci si combustibili sintetici o e-fuel e all’idrogeno (blue o verde che sia) vi sono dei nodi ancora da sciogliere: a) come gestire la tassazione?b) come integrare la loro produzione nella fiscalità nazionale dei prodotti energetici? c) come modificare alcuni aspetti della disciplina dei rifiuti per rendere maggiormente attrattivo il business degli e-fuels? Come a volte si legge, se vi fossero risposte coerenti a queste domande probabilmente avremmo delle soluzioni per questioni come l’inquinamento da plastica dei nostri mari ed entroterra.