Biocarburanti, carburanti sintetici: il futuro del green deal europeo? Speranze per un trattamento fiscale incentivante!

La Presidente Von Der Leyen: si ai biocarburanti (come l’HVO) e carburanti sintetici per ridurre le emissioni. La Commissione UE rivedrà una serie di regolamenti in materia di emissioni degli autoveicoli e conferma, in questo modo, l’adozione di un approccio basato sulla flessibilità per rivedere il piano di sviluppo green dell’UE.
Per dogana sostenibile è molto importante comprendere come i biocarburanti e i carburanti sintetici verranno disciplinati ai fini delle accise. Infatti, vale la pena sottolineare che i biocarburanti di ultima generazione potrebbero avere un importante ruolo nello smaltimento di sostanze che rappresentano rifiuti; si pensi ad esempio l’olio da frittura, tutta una serie di scarti alimentari o sostanze che, purtroppo, vengono attualmente depositate nelle discariche.
Parimenti, sarebbe interessante se l’UE anche attraverso politiche fiscali (accise) potesse incentivare la produzione di carburanti sintetici a partire dai rifiuti plastici che inquinano il mare e che rappresentano, ormai, dei sgraditi ospiti delle nostre coste.
L’accisa è un tributo che si basa su un forte legale con il ciclo produttivo. Quindi il suo modulo tributario rappresenta un ottimo veicolo, già adoperato, per politiche di natura ambientale.
Inoltre, per rendere efficace l’azione ambientale e di recupero della biodiversità, potrebbe essere interessante adoperare la contabilità delle accise per una tracciatura delle materie prime sia per i biocarburanti sia per i carburanti sintetici.
Sia gli uni sia gli altri, inoltre, sarebbero dei prodotti ricavati da cicli prodottivi e opifici (depositi fiscali) che:
- Dovrebbero rientrare a pieno titolo nei parametri di ESG;
- Potrebbero ricevere un riconoscimento e trattamento specifico nell’ambito del SOAC di cui ancora attendiamo un provvedimento normativo attuativo.