CER: IVA per somme ripartite ai membri
Le somme ripartite dalla CER ai propri membri sono corrispettivi e, pertanto, sono sottoposte ad IVA. L’Agenzia delle entrate è arrivata a tali conclusioni nella risposta n. 11 ottobre 2024, n. 201 ad un quesito posto da un titolare di un impianto di un impianto di produzione alimentato da fonti rinnovabili e “… non facente parte della configurazione di Comunità energetica ma il cui impianto rileva ai fini della configurazione medesima…, cosicché l’energia elettrica immessa dall’impianto di produzione di ALFA S.R.L. rilevi ai fini della determinazione dell’energia elettrica condivisa da parte della CER…”.
Nel contratto tra il titolare dell’impianto e la CER veniva indicato chiaramente che il primo si impegnava a:
- mettere a disposizione della controparte l’energia generata;
- gestire detto impianto in accordo con la Comunità, al fine di massimizzare la disponibilità dell’energia prodotta e immessa in rete ai fini della condivisione, tenendo conto delle finalità della comunità energetica rinnovabile e nel rispetto di quanto previsto dalle norme di riferimento.
Quindi si instaurava per l’Amministrazione finanziaria un rapporto sinallagmatico.
Tale ricostruzione giunge a delle conclusioni diverse rispetto al favor dimostrato dalla medesima Agenzia delle entrate la quale nella risposta all’interpello n. 37 del 20 gennaio 2022 aveva riconosciuto che le somme corrisposte dal GSE a una CER a titolo di tariffa incentivante e di restituzione delle componenti tariffarie debbano essere sono escluse ”dal campo di applicazione dell’imposta sul valore aggiunto ai sensi dell’articolo 2, comma 3, lett. a) del d.P.R. n. 633 del 1973; tali somme rappresenterebbero un contributo a fondo perduto erogate in assenza di una controprestazione resa al soggetto erogatore. In questo caso, però, la risposta dell’autorità fiscale prende in considerazione il rapporto tra il GSE e la CER.