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Importazione e regime 42 (pagamento IVA nel paese UE dove i beni vengono immessi in consumo): alcune considerazioni
La corte di Cassazione Sez V con l’ordinanza n. 22721 del 6 agosto 2025 in merito al regime doganale 42 ( pagamento IVA nel paese UE dove i beni vengono immessi in consumo) ha affermato il seguente principio di diritto: “ L’applicazione del regime doganale 42, di cui all’articolo 143, comma 1, lett. d) della direttiva 2006/112/CE, comporta l’immediata immissione in libera pratica dei beni importati da paesi extra UE e l’attribuzione della posizione doganale di merce unionale con differimento del pagamento dell’Iva al momento dell’immissione in consumo, senza tuttavia incidere sulle condizioni e modalità di acquisto del bene, pur sempre avvenuto da soggetto extra UE, né determinare, di per…
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Accertamento dei criteri da parte di esperti, cooperative compliance e semplificazioni
La circolare 21/2025 emanata dall’Agenzia delle dogane il 27 agosto 2025 fornisce le istruzioni operative dell’accertamento dei criteri di cui all’articolo 39 lettere b), c) ed e) del codice doganale unionale, effettuato da parte di esperti; rappresenta un importante provvedimento che conferma la prospettiva della cooperative compliance tra operatore economico e dogana; questo accertamento dei criteri è ancora in una fase sperimentale. In primo luogo, vale la pena ricordare che l’articolo 39 del regolamento UE n.952 del 13 ottobre 2013 recita quanto segue: “I criteri per la concessione dello status di operatore economico autorizzato sono i seguenti: […] b) dimostrazione, da parte del richiedente, di un alto livello di controllo…
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Sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici e SOAC: alcune considerazioni e proposte
La sentenza n.22593 della Corte di Cassazione Sez.III penale, consente di approfondire la fattispecie del reato di “Sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli prodotti energetici” previsto dall’articolo 40 del decreto legislativo 504 del 1995 per cui: “ . È punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell’imposta evasa, non inferiore in ogni caso a 7746 euro, chiunque: a) fabbrica o raffina clandestinamente prodotti energetici; b) sottrae con qualsiasi mezzo gli prodotti energetici, compreso il gas naturale, all’accertamento o al pagamento dell’accisa; c) destina ad usi soggetti ad imposta od a maggiore imposta prodotti esenti o ammessi ad aliquote…
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Gruppi elettrogeni detenuti a titolo di proprietà o noleggio: autoproduzione di energia elettrica e accise
I gruppi elettrogeni consentono, attraverso l’utilizzo di un impianto di produzione di energia e di un generatore elettrico, la produzione di energia elettrica la quale, salvo eccezioni, è assoggetta ad accisa. La Corte di Cassazione Sez V con l’ordinanza n. 4940 del 25 febbraio 2025 ha segnato che nell’ipotesi di noleggio «a freddo» di gruppi elettrogeni, [un contratto atipico assimilabile all’appalto di servizi, contratto a esecuzione continuata (Cass. n. 8038 del 21/03/2023), in cui il servizio offerto dal noleggiatore è quello di fornire al noleggiante apparecchi idonei alla produzione di energia elettrica, senza carburante, né operatore] il soggetto di imposta che riveste la qualifica di officina di produzione di energia…
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Accise sull’energia elettrica: senza dichiarazione di consumo e produzione niente riporto del credito all’annualità successiva
In materia di accise, come evidenziato dalla sentenza della Corte di Cassazione Sez.V n. 22862 del 7 agosto 2025 il contribuente a fronte di una eccedenza nei versamenti diretti può: riportare il credito all’annualità successiva (credito revolving). Tale opzione necessita della corretta osservanza degli adempimenti imposti dal legislatore per la regolare fruizione del meccanismo di riporto delle eccedenze; tra tali adempimenti si deve annoverare la presentazione della dichiarazione in alternativa, chiedere il rimborso; chiedere il trasferimento contabile del credito ad altra posizione. Questa scelta è possibile in virtù dell’art. 6, comma 3, d.M. n. 689 del 12/12/1996,il quale contempla l’ipotesi del “rimborso per accredito” (in corrispondenza a quanto previsto dall’art.…
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IVA all’importazione si a detrazione se c’è un nesso immediato e diretto
L’Agenzia delle entrate con la risposta del 19 agosto 2025, n. 213 ha ribadito il principio in virtù del quale l’IVA all’importazione può essere detratta a condizione che “…i beni o servizi acquisiti presentino un nesso immediato e diretto con l’oggetto dell’attività d’impresa, ossia siano ad esso inerenti, e si provveda ad annotare la dichiarazione doganale nel registro degli acquisti di cui all’articolo 25 del D.P.R. n. 633 del 1972 (cfr., in tal senso, risoluzione n. 96/E dell’11 maggio 2007, risoluzione n. 346/E del 5 agosto 2008, Risposte ad interpello n. 6 del 2019, n. 509 del 2021, n. 44 del 2023, n. 410 del 2022)…”. Non è necessaria la…
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Export controls, misure restrittive e compliance: Decreto legislativo 231 del 2001, MOG e disciplina unionale
Le violazioni delle sanzioni e misure restrittive europee dovranno essere regolate dai principi quadro della direttiva 1226 del 2024 la quale, come recita nel proprio articolo 1, fornisce “le norme minime relative alla definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell’Unione” In particolare, gli Stati membri dovranno adottare misure sanzionatorie di natura penale allo scopo di punire e scoraggiare le seguenti condotte realizzate in modo doloso o per grave negligenza e in violazione di un obbligo unionale: “…a) mettere direttamente o indirettamente a disposizione di una persona, entità od organismo designati, o a vantaggio di questi, fondi o risorse economiche, in violazione di un…
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Accise, energia elettrica ed allaccio abusivo: responsabilità del titolare dell’utenza
L’ordinanza della quinta sezione della Corte di Cassazione n. 22658 del 5 agosto 2025 in materia di responsabilità d’imposta, accise e allaccio abusivo alla rete elettrica ha elaborato il seguente principio di diritto: “In caso alterazione del funzionamento del contatore per la fornitura dell’energia elettrica (nella specie, mediante allacciamento abusivo di un cavo a monte del contatore), è sanzionabile, ai sensi dell’art. 59, comma 3, d.lgs. n. 504/1995 (testo unico accise), la condotta del titolare dell’utenza rifornita nel caso di inosservanza degli obblighi di custodia e vigilanza circa il regolare utilizzo da parte di terzi dell’utenza di cui egli è intestatario”. Aggiungono gli Ermellini che la responsabilità in parola sussiste…
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L’onere della prova in materia di accise grava sull’Amministrazione doganale
L’applicazione dell’articolo 61 comma 1 lettera b) del testo unico delle accise (TUA decreto legislativo 504 del 1995) , secondo la Corte di Cassazione Sez V del 27 luglio 2025 n. 21543, necessita della prova da parte dell’Amministrazione fiscale, che al responsabile del deposito fiscale sia effettivamente ed inequivocabilmente riconducibile l’immissione in consumo di prodotti contestati. Neanche il riferimento ad un verbale precedentemente emesso può rappresentare un’evidenza sufficiente se è sprovvisto di un’adeguata contestualizzazione con le ragioni della sanzione; non bastano, secondo gli Ermellini, presunzioni e deduzioni per attribuire responsabilità erariale e penale in materia di accise. L’articolo 61 comma 1 lettera b) del TUA recita come segue: “1. Le…