Circular economy, ISO, ESG, accise e dogane: una breve sintesi
E’ stata pubblicata la norma ISO 59004:2024 (“Circular economy – Measuring and assessing circularity performance”) la quale ha lo scopo di spiegare come implementare una guida per lo sviluppo di misure di economia circolare per qualsiasi tipo di organizzazione. Le misure in esame mirano a:
– promuovere soluzioni più sostenibili e ambiziose.
-Migliorare le relazioni con gli stakeholder.
– contribuire all’ ottenimento efficace ed efficiente degli obblighi volontari e legali.
– fornire un contributo alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici.
-Aumentare la resilienza contro la scarsità di risorse e altri rischi ambientali, sociali ed economici.
Questo standard per la misurazione delle performance ambientali può rappresentare un interessante strumento per l’implementazione delle politiche interne di ESG (environmental, social and corporate governance) è il nuovo approccio delle politiche europee di compliance commerciale e costituisce un quadro di riferimento aziendale per considerare le questioni ambientali e sociali nel contesto della governance aziendale. Ciò significa che le aziende devono cercare una maggiore visibilità delle operazioni dei propri fornitori e garantire determinate tutele in materia di ambiente, diritti umani e governance, inclusa l’inclusione degli impegni ESG nei loro contratti di fornitura. Il riferimento normativo è la Corporate Sustainaibility Reporting Directive.
L’approccio ESG si applica con diversi scaglioni a partire dal 1 gennaio 2024 con ultimo scaglione al 2028 e esi fonda su:
- i topic standards ambientali (ESRS E1-E5) definiscono i requisiti di rendicontazione in relazione a tematiche quali il cambiamento climatico, la biodiversità, la gestione delle risorse idriche, l’inquinamento e la gestione delle risorse;
- i topic standards sociali (ESRS S1-S4) definiscono i requisiti di rendicontazione con riferimento alle condizioni di lavoro all’interno dell’azienda e lungo la value chain, alla natura ed entità degli impatti che il business di riferimento genera nei confronti delle comunità locali e alle relazioni instaurate con i suppliers e i consumatori finali;
- il singolo topic standard relativo alla governance (ESRS G1) che contiene i requisiti di disclosure relativi alla strategia dell’azienda per garantire una condotta in linea con i più alti standards in materia di etica e integrità.
V’è l’obbligo di indicare anche i KPI (key performance indicators).
Da un punto di vista doganale, la compliance al sistema ESG potrà avere impatti sulla formazione del valore in dogana (costi di R&D, intangibles, policy sulla redditività e politiche di transfer pricing adjustment).
Invece, per quanto riguarda l’applicazione delle accise a politiche ambientali potrebbe giovare dei criteri valutativi forniti dalla norma ISO 59004:2024 (“Circular economy – Measuring and assessing circularity performance”) per la verifica della circolarità dei processi dei cicli produttivi.