Circular economy, batterie e nuovo regolamento per il 2023
Le batterie importate o prodotte in Unione europea agli ioni di litio rappresentano dei beni che in un’ottica di economia circolare devono essere oggetto di riciclo e raccolta.
Il 9 dicembre 2022 Marian Jurecka ha dichiarato quanto segue: “…The Council and the European Parliament today reached a provisional political agreement on a proposal to strengthen sustainability rules for batteries and waste batteries. For the first time the legislation will regulate the entire life cycle of a battery – from production to reuse and recycling – and ensure that they are safe, sustainable and competitive. The deal is provisional pending formal adoption in both institutions….”.
In particolare, l’attuale direttiva 2006/66/CE è in procinto di essere sostituita da un regolamento che prevede:
- La dichiarazione obbligatoria dell’importa di carbonio (carbon footprint) per le batterie dei veicoli elettrici, le LMT ( mezzi di trasporto leggeri come e-bike e e-scooter ) e quelle industriali ricaricabili con una capacità superiore a 2 kWh dovranno essere dotate di una dichiarazione obbligatoria dell’impronta di carbonio.
- passaporto digitale che includa informazioni sul modello della batteria e sul suo utilizzo.
- etichette e codici QR per tutte le batterie sono inoltre previste etichette e codici QR con informazioni relative alla loro capacità, prestazioni, durata, composizione chimica, nonché il simbolo della “raccolta differenziata”.
- obbligo di sviluppare e attuare una policy aziendale di due diligence per tutti gli operatori economici che immettono batterie sul mercato dell’UE, ad eccezione delle PMI, saranno tenuti a sviluppare e attuare una cosiddetta “policy di due diligence” nella catena di approvvigionamento per le materie prime e seconde.
Vengono stabiliti obiettivi precisi per il riciclo, la raccolta e l’ecodesign. Inoltre, le batterie sono suddivise nelle seguenti categorie:
- Batterie portatili (sigillate e di peso inferiore a 5 kg)
- Batterie portatili di uso generale (batterie portatili con formati D, C, AA, AAA e 9 V)
- Batterie per mezzi di trasporto leggeri (LMT) (sigillate e di peso inferiore a 25 kg, progettate per fornire trazione ai veicoli a ruote, compresi i veicoli omologati della categoria L)
- Le batterie SLI (o Automotive) (progettate per fornire energia elettrica per avviamento, illuminazione o accensione, possono essere utilizzate anche per scopi ausiliari o di backup)
- Batterie per veicoli elettrici (progettate per fornire trazione ai veicoli ibridi o elettrici delle categorie omologate M, N e O)
- Batterie industriali (qualsiasi batteria progettata specificamente per uso industriale e qualsiasi altra batteria con un peso superiore a 5 kg escluse le batterie LMT, le batterie per veicoli elettrici e le batterie SLI)
Per completezza, si aggiunge che insieme alla direttiva suddetta, anche altre direttive e regolamenti dell’UE possono imporre ulteriori requisiti sulle batterie nei prodotti come la direttiva relativa ai veicoli fuori uso (2000/53/CE), la direttiva RAEE (2012/19/UE) sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e il regolamento REACH (regolamento 1907/2006).
Obiettivi di raccolta sono fissati al 45% entro il 2023, al 63% entro il 2027 e al 73% entro il 2030 per le batterie portatili. E al 51% entro il 2028 e al 61% entro il 2031 per le batterie LMT;
Inoltre, vi sono gli obiettivi di:
- di impiegare livelli minimi di cobalto (16%), piombo (85%), litio (6%) e nichel (6%) ottenuti dai rifiuti di produzione e di consumo, nella produzione di nuove batterie.
- Di raccogliere gratuitamente per gli utenti finali i rifiuti delle batterie LMT, SLI, industriali e dei veicoli elettrici;
- Di valutare, entro il 31 dicembre 2030, se eliminare gradualmente l’uso di batterie portatili non ricaricabili di uso generale.