free trade agreement

La Serbia un altro passo verso l’Ue

La Repubblica Serba e l’Unione Europea sono legate da un FTA e, in generale, dalle clausole del Protocollo PanEuroMediterraneo di origine e dal 6.12.2021 anche con riferimento alle norme transitorie di origine. Le date essenziali di questo processo sono elencate di seguito:

  • Giugno 2003: il vertice UE-Balcani occidentali di Salonicco conferma la prospettiva dell’UE per i Balcani occidentali.
  • Aprile 2008: viene firmato ed entra in vigore provvisoriamente l’accordo di stabilizzazione e associazione UE-Serbia.
  • Marzo 2012: il Consiglio europeo concede alla Serbia lo status di candidato per l’adesione all’UE.
  • Settembre 2013: Entra in vigore l’Accordo di Stabilizzazione e Associazione; inizia l’esame analitico dell’acquis (“screening”).

In questo contesto, è interessante ricordare che in data 12.10.2022 la Commissione UE ha pubblicato il rapporto SWD (2022) 338 final “Serbia 2022 Report Accompanying the document- Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, European Economic and Comunicazione del Comitato sociale e del Comitato delle regioni 2022 sulla politica di allargamento dell’UE” dove, dal punto di vista doganale, si afferma che “…la cooperazione tra agenzie è soddisfacente, ad es. tra polizia di frontiera e dogana ai valichi di frontiera. Sono necessari ulteriori miglioramenti sullo scambio di informazioni attraverso l’accesso reciproco alle banche dati e un sistema di scambio di informazioni formalizzato e sicuro…”; ma è più interessante evidenziare il seguente parere della Commissione UE: “…Capitolo 29: Unione doganale. Tutti gli Stati membri fanno parte dell’unione doganale dell’UE e seguono le stesse regole e procedure doganali. Ciò richiede l’allineamento legislativo, un’adeguata capacità di attuazione e applicazione e l’accesso ai sistemi doganali informatizzati comuni… La Serbia ha un buon livello di preparazione nell’area dell’unione doganale. Sono stati compiuti progressi limitati con l’adozione di ulteriori modifiche al diritto doganale e l’allineamento della legislazione sui beni culturali al pertinente acquis dell’UE ai sensi del capitolo 29. Non sono stati compiuti progressi sulle raccomandazioni dello scorso anno, che restano pertanto valide. Nel prossimo anno, la Serbia dovrebbe in particolare: → potenziare ulteriormente il sistema delle pratiche doganali integrando la gestione del rischio; → sviluppare ulteriormente il sistema informatico delle dogane nazionali per consentire l’integrazione con i sistemi comunitari…”.

Dal nostro punto di vista, è importante seguire il processo di acquis della normativa comunitaria delle zone franche; infatti, nello stesso documento, si afferma “…La legislazione sulle zone franche e gli aspetti di sicurezza deve ancora essere allineata all’acquis dell’UE. Le tariffe sono ancora addebitate sui camion che entrano nei terminal doganali per adempiere agli obblighi doganali, il che non è in linea con gli obblighi SAA della Serbia…”.